Da oggi il mondo si colora di arcobaleno: le origini del pride month
Da oggi, 1° giugno, è iniziato il pride month, mese dedicato alla parità di diritti di genere e all’amore in ogni sua forma. Viene celebrata la comunità LGBTQIA+, un acronimo che racchiude le comunità lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali. Il simbolo + alla fine sta ad indicare tutti gli altri generi meno definibili. Le origini di questo evento risalgono alla notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, giorno in cui la polizia di New York fece irruzione nello Stonewall Inn, un gay bar del Greenwich village. I poliziotti offesero ingiustamente i presenti solo per il loro orientamento sessuale e questi si ribellarono. Questa reazione legittima avviò i cosiddetti moti di Stonewall, un insieme di rivolte condotto dalle comunità non eterosessuali per difendere i propri diritti. In Europa il primo gay pride ebbe luogo il 29/04/1972 a Muenster (Germania) e riunì più di 200 persone. Ad oggi la sensibilità verso queste tematiche è aumentata e sempre più persone accorrono in piazza in difesa dei diritti delle persone omosessuali. A proposito di questo tema il 4 novembre 2020 è stato approvato dalla camera il disegno di legge DDL Zan, composto da 10 articoli, i cui obiettivi sono la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Il DDL non introduce misure nuove, ma punta ad ampliare la cosiddetta Legge Mancino (decreto legge 25/0671993, n.205). Nonostante il primo passo significativo dell’Italia verso uno stato giusto e paritario, le critiche provenienti da alcuni partiti, che trovano pretesti insensati per giustificare la loro intolleranza verso il DDL, ostacolano questo necessario progresso.
La politica italiana non deve rimanere indietro rispetto all’opinione pubblica, che ha già espresso un crescente consenso verso questi argomenti, quindi attendiamo con speranza una definitiva approvazione della legge.