Cosa c’è da sapere per capire la situazione attuale dell’Afghanistan
Si è letto e parlato molto della situazione odierna in Afghanistan, dei talebani e dei migliaia di rifugiati afghani che cercano di scappare ma come siamo arrivati a questo punto? Come siamo arrivati all’Afghanistan di oggi?
Per capirlo bisogna fare prima un’analisi geografica del territorio e un passo indietro nella storia.
Analisi geografica dell’Afghanistan:
-Confina con Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan che sono Stati alleati della Russia;
-Confina con la Cina in particolare con una regione cinese islamica popolata dagli uiguri;
-Confina con il Pakistan che è ufficialmente una repubblica islamica principalmente sunnita (i talebani sono sunniti);
-Confina con l’Iran che è una repubblica islamica principalmente shiita.
All’interno dell’Afghanistan abbiamo poi diverse realtà etniche:
-I pashtun che sono un gruppo etnico-linguistico indoeuropeo principalmente sunnita che abita in prevalenza l’Afghanistan orientale e meridionale (40% della popolazione) e il Pakistan occidentale, nella regione del Pashtunistan.
-Gli Hazara che sono un gruppo etnico principalmente shiita che vive prevalentemente in una regione montuosa dell’Afghanistan centrale. Nei secoli scorsi costituivano la maggiore etnia, ma a causa delle continue persecuzioni oggi rappresentano circa il 9% della popolazione afghana (stima approssimativa).
-Gli Uzbeki e Tagiki che sono due gruppi etnici principalmente sunniti diffusi nella zona settentrionale dell’Afghanistan
Passiamo ora all’analisi storica dell’Afghanistan:
–1933 Mohammed Zahir Shah sale sul trono e conduce l’Afghanistan verso uno dei periodi più lunghi di stabilità durante il quale non partecipa né alla seconda guerra mondiale né agli schieramenti della guerra fredda.
–1973 Il Re si trova in Italia per delle cure termali, nel mentre, in Afghanistan, il cugino Mohammed Daud Khan organizza un golpe mettendo fine alla monarchia e dando vita alla prima repubblica afghana.
–1978 Il Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan, d’ispirazione marxista-leninista, rovescia il Governo di Mohammed Daud Khan con un colpo di Stato e proclama la Repubblica Democratica dell’Afghanistan governata dal leader del partito, Nur Mohammad Taraki sotto il quale vengono avviate una serie di riforme come la ridistribuzione delle terre, la regolarizzazione dei prezzi, servizi sociali, suffragio universale etcc…
–1979 Taraki viene assassinato, su ordine del suo Vice Primo Ministro Hafizullah Amin, il quale lo sostituisce alla guida del Paese.L’URSS non si fida di Amin poiché sospetta abbia legami con la CIA, decide così di invadere l’Afghanistan mettendo poi al potere Babrak Karmal. Da qui segue una cruenta guerra civile tra il governo insediato e i mujahidin, un gruppo di combattenti finanziato e addestrato dagli Stati uniti, Pakistan e Arabia Saudita e tra i nomi dei facoltosi finanziatori troviamo quello del saudita Osama bin Laden.
–1989 L’unione sovietica si ritira e i mujaheddin “vincono”.
–1992 I mujaheddin proclamano la nascita dello Stato Islamico dell’Afghanistan ma trattandosi di un gruppo eterogeneo unito solo dalla religione e da un nemico comune, in mancanza di quest’ultimo si vengono a creare forti tensioni all’interno che portano alla nascita dei talebani, una milizia composta da giovani afghani di origine pashtun provenienti dalle scuole islamiche del Pakistan. Inizia così una guerra civile tra i mujaheddin e i talebani.
–1996 La guerra civile viene vinta dai talebani che proclamano l’Emirato islamico afghano che trova appoggio dall’organizzazione terroristica al-Qaida capeggiata dal miliardario saudita Osama Bin Laden. Da qui iniziano una serie di misure radicali ed estremiste soprattutto nei confronti delle donne.
–2001 In seguito all’attentato alle Torri Gemelle e il continuo rifiuto da parte dei talebani di consegnare Osama bin Laden, gli Stati Uniti d’America insieme ad una coalizione occidentale (di cui fa parte anche l’Italia) attaccano l’Afghanistan e, grazie all’enorme differenza di arsenale, vincono subito.
Dopodiché gli Stati Uniti da una parte, continuano ad attaccare i talebani spingendoli nelle retrovie del paese con attentati ed azioni di guerra facendo molte vittime anche tra i civili, e dall’altra cercano di fare dell’afghanistan uno stato democratico.
–2004 Prime elezioni presidenziali vinte da Hamid Karzai .
–2014 Dopo le nuove elezioni in cui vince il presidente Ashraf Ghani, viene inaugurata l’operazione Sostegno Risoluto che ha l’obiettivo di formare forze di sicurezza autonome e ben equipaggiate, in grado di assumersi autonomamente il compito di garantire la sicurezza del paese e dei propri cittadini. Questo viene fatto dividendo la nazione in zone e affidando ogni area alla completa gestione di un Paese occidentale contributore; per esempio l’area di responsabilità italiana era un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale (grande quanto il Nord Italia).
–2020 Febbraio Firma dell’accordo di Doha, un trattato di pace tra la fazione afghana dei Talebani e gli Stati Uniti d’America che prevede il totale ritiro delle forze armate statunitensi e delle forze dell’operazione Sostegno Risoluto dal Paese entro il 31 agosto del 2021.
–15 Agosto 2021 A seguito del ritiro graduale delle forze armate occidentali, i talebani avanzano fino ad entrare a Kabul costringendo il presidente alla fuga.
Ed eccoci arrivati ai giorni nostri di cui discuteremo prossimamente ma prima di farlo abbiamo voluto tornare di qualche passo indietro per permetterci e permettervi di avere una visione più ampia e consapevole.